Categories: Tarocchi, Vari

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Immagina una notte senza fine, un cielo colmo di stelle che sussurrano segreti antichi e, al centro di questo silenzio cosmico, una figura avvolta nell’ombra e nella luce.
È lei, La Sacerdotessa, l’enigmatica custode dei Tarocchi, seduta immobile sul suo trono come un faro di quiete in un mare di domande.
Non parla, non si muove, eppure il suo sguardo penetra l’anima, invitandoti a fermarti, a respirare, a guardare oltre ciò che i tuoi occhi possono vedere.
Chi è questa donna velata?
Cosa nasconde tra le pieghe del suo mantello blu come l’abisso?
Preparati a sollevare il velo, perché dietro di esso si cela un universo di misteri che aspetta solo te.
La Sacerdotessa è l’Arcano numero II, un numero che vibra di dualità e promesse. Davanti a lei, due colonne svettano come sentinelle: una nera come la notte più profonda, l’altra bianca come l’alba nascente. Boaz e Jachin, gli eterni opposti – maschile e femminile, luce e ombra, materia e spirito – si inchinano al suo equilibrio perfetto.
Tra di loro, un velo ricamato di melograni ondeggia leggero, un sipario che separa il mondo caotico delle apparenze dal santuario della verità nascosta. Non è una barriera qualunque: è un invito. Solo chi osa attraversarlo scoprirà cosa si cela oltre.
In grembo, lei tiene un libro, le pagine leggermente socchiuse, come se stesse per rivelare un segreto ma aspettasse il momento giusto. È la Tora, il rotolo della saggezza eterna, o forse il diario dell’universo stesso, scritto in una lingua che solo l’intuizione può decifrare.
Non te lo porge, non te lo legge: ti sfida a cercarlo dentro di te.
E ai suoi piedi, un crescente di luna brilla tenue, un riflesso d’argento che danza tra le ombre.
È la luna dell’inconscio, dei sogni che parlano quando la mente tace, dei cicli che scorrono silenziosi sotto la superficie della vita.
La sua veste è un mare di blu, profondo e avvolgente, punteggiato dal bianco della purezza e dal nero del mistero.
Sul capo, una tiara a tre livelli cattura la luce, un simbolo della sua mente che abbraccia passato, presente e futuro.
E sullo sfondo, un’acqua calma si stende infinita, un specchio di emozioni che riflette tutto ciò che non osi dire.
Questa non è una donna qualunque: è un tempio vivente, una sacerdotessa che non ha bisogno di parole per insegnare, perché il suo potere risiede nel silenzio.
Ma attenzione, perché La Sacerdotessa non è solo luce. È anche ombra.
È la voce che ti chiama nei momenti di quiete, quando il mondo si spegne e resti solo tu con i tuoi pensieri.
Ti guida con l’intuizione, quella sensazione che sa prima che tu capisca, ma può anche intrappolarti nella sua immobilità.
È la tentazione di rifugiarti nei sogni, di chiudere gli occhi alla realtà, di aspettare troppo a lungo prima di agire.
Eppure, nelle sue luci brilla una promessa: se impari ad ascoltarla, troverai una saggezza che illumina anche le notti più buie.
Viverla significa rallentare. È il momento in cui ti siedi con un diario in mano, lasciando che i pensieri fluiscano come acqua, il sogno che ricordi al risveglio, un messaggio criptico che chiede di essere decifrato.
È la decisione che prendi non perché “ha senso”, ma perché “la senti giusta”.
Incontrarla è facile: è nella solitudine di una passeggiata al chiaro di luna, nel silenzio di una meditazione, nell’istante in cui ti fidi di te stesso senza bisogno di prove.
La Sacerdotessa ti rapisce con il suo enigma, ti seduce con il suo mistero, e poi ti lascia con una domanda: sei pronto a guardare dentro di te? Perché lei non offre risposte facili.
Ti porge uno specchio, ti sussurra di attraversare il velo, e ti promette che, oltre la soglia, troverai non solo lei, ma te stesso.
È un viaggio che non finisce mai, un canto silenzioso che risuona nell’anima. Ascoltala e scoprirai che il vero potere non è fuori di te: è sempre stato lì, tra le pagine del tuo libro interiore, sotto la luce della tua luna personale.
Descrizione e Simbologia
La Sacerdotessa è rappresentata come una figura femminile seduta, avvolta da un’aura di calma e autorità spirituale.
La sua postura statica contrasta con l’energia attiva del Mago (Arcano I), suggerendo un potere che risiede nell’interiorità e nella contemplazione, anziché nell’azione esteriore. Ogni dettaglio della sua immagine è carico di significato.
Nei Tarocchi di Marsiglia, ad esempio, indossa una tiara o un copricapo che richiama la dualità (simbolo di intuizione e connessione spirituale) e un velo che copre parte del suo viso o sfondo, suggerendo il mistero e ciò che è nascosto.
Davanti a lei, spesso, ci sono due colonne, una nera (Boaz) e una bianca (Jachin), che rappresentano la dualità del mondo materiale e spirituale, il maschile e il femminile, il visibile e l’invisibile.
Simboli Principali e loro Significato
1. Il Trono
  • Descrizione: La Sacerdotessa siede su un trono, spesso elevato o decorato, che la pone in una posizione di autorità e stabilità.
  • Simbolismo: Il trono rappresenta il suo dominio sul mondo interiore e spirituale. È un simbolo di radicamento nella saggezza, ma anche di separazione dal caos del quotidiano. La sua immobilità suggerisce che la vera forza non richiede movimento visibile, ma una presenza salda e consapevole.
  • Dettaglio: Nei Tarocchi Rider-Waite e in quelli moderni che ne sono derivati, il trono è talvolta scolpito con motivi lunari o acquatici, rafforzando il legame con l’inconscio e la fluidità emotiva.
2. Le Due Colonne
  • Descrizione: Ai lati della Sacerdotessa, nei mazzi più simbolici come il Rider-Waite, troviamo due colonne, una nera (spesso contrassegnata dalla lettera “B” per Boaz) e una bianca (con la “J” per Jachin), che richiamano i pilastri del Tempio di Salomone.
  • Simbolismo:
    • Dualità: Le colonne rappresentano gli opposti (luce e ombra, maschile e femminile, materia e spirito), ma anche la loro riconciliazione. La Sacerdotessa si pone al centro, come mediatrice tra questi poli.
    • Portale: Fungono da ingresso al regno del sacro, suggerendo che per accedere alla conoscenza profonda bisogna attraversare la polarità e accettarla.
    • Stabilità: Boaz e Jachin sono anche simboli di equilibrio cosmico, un richiamo alla struttura dell’universo che la Sacerdotessa comprende intuitivamente.
3. Il Velo

Simbolo di separazione tra il mondo profano e quello sacro, invita a guardare oltre le apparenze.

  • Descrizione: Un velo spesso copre il suo viso o si trova sullo sfondo (nel Rider-Waite è decorato con melograni), separandola dal mondo esterno.
  • Simbolismo:
    • Mistero: Il velo nasconde i segreti che solo gli iniziati possono comprendere, invitando a guardare oltre le apparenze superficiali.
    • Protezione: È una barriera che tutela la sacralità della conoscenza, preservandola da chi non è pronto a riceverla.
    • Fertilità spirituale: I melograni, presenti in alcune versioni, sono simboli di abbondanza, vita e rigenerazione, ma anche dell’inconscio che “fruttifica” attraverso l’intuizione.
  • Dettaglio: Il velo richiama il mito di Iside, la dea egizia velata, il cui sapere è accessibile solo a chi solleva il velo con rispetto e preparazione.
4. Il Libro
  • Descrizione: La Sacerdotessa tiene in grembo un libro, che può essere aperto (simbolo di conoscenza accessibile) o chiuso (segreti ancora da rivelare).  Simbolo della conoscenza segreta, dell’intuizione e della saggezza interiore. Questo indica che le risposte non sono sempre evidenti, ma richiedono introspezione. Nel Rider-Waite, è identificato come la “Torah”, il testo sacro ebraico.
  • Simbolismo:
    • Saggezza: Il libro è la rappresentazione della conoscenza universale, sia scritta che intuitiva. Non è solo un testo fisico, ma il “libro della vita” che contiene le verità dell’esistenza.
    • Interiorità: Tenendolo vicino a sé, la Sacerdotessa suggerisce che la vera comprensione viene dall’interno, non dall’esterno.
    • Silenzio: Il fatto che non lo mostri apertamente indica che la sua saggezza è trasmessa in modo sottile, non urlato.
5. La Luna
  • Descrizione: Una luna crescente appare spesso ai suoi piedi o nel cielo, legandola al ciclo notturno.
  • Simbolismo:
    • Inconscio: La luna governa i sogni, le emozioni e tutto ciò che sfugge al controllo razionale, rappresentando il regno della Sacerdotessa.
    • Ciclicità: Simbolo di trasformazione e rinnovamento, richiama i ritmi naturali e la capacità di adattarsi al flusso della vita.
    • Femminilità: Collegata alla Dea Madre e alle divinità lunari (Artemide, Selene, Iside), sottolinea il potere intuitivo e ricettivo del femminile.
  • Dettaglio: La luna crescente indica una fase di crescita nascosta, un sapere che si sviluppa silenziosamente.
6. La Tiara o Copricapo
  • Descrizione: Indossa una tiara a tre livelli o un copricapo che richiama la luna (nel Rider-Waite è una corona con un disco lunare centrale).
  • Simbolismo:
    • Trinità: I tre livelli rappresentano la connessione tra corpo, mente e spirito, o passato, presente e futuro.
    • Illuminazione spirituale: La tiara è un segno della sua elevazione al di sopra del mondo materiale, una corona di luce interiore.
    • Autorità divina: Simile a quella di un pontefice, la rende una figura di mediazione tra l’umano e il trascendente.
7. I Colori
  • Descrizione: Predominano il blu (mantello o veste), il bianco (purezza interiore) e talvolta il nero (mistero).
  • Simbolismo:
    • Blu: Profondità, spiritualità, calma e connessione con l’infinito.
    • Bianco: Purezza, chiarezza e verità nascosta sotto il velo dell’apparenza.
    • Nero: L’ignoto, l’ombra, il potenziale non ancora manifestato.
  • Dettaglio: L’uso del blu richiama l’acqua, elemento della Sacerdotessa, simbolo di fluidità emotiva e intuizione.
8. La Croce o Altri Simboli sul Petto
  • Descrizione: In alcuni mazzi, come il Rider-Waite, porta una croce sul petto.
  • Simbolismo:
    • Incontro degli opposti: La croce unisce verticale (spirito) e orizzontale (materia), rafforzando il suo ruolo di mediatrice.
    • Sacrificio e trascendenza: Richiama un’offerta di sé per un bene superiore, una dedizione alla conoscenza.
9. L’Acqua (Sfondo)
  • Descrizione: Nel Rider-Waite, lo sfondo è spesso un mare o un flusso d’acqua dietro il velo.
  • Simbolismo:
    • Emozioni: L’acqua rappresenta il regno dei sentimenti e dell’inconscio, che la Sacerdotessa governa con maestria.
    • Purificazione: È un elemento di rigenerazione e pulizia spirituale.
    • Profondità: Invita a immergersi sotto la superficie per trovare verità nascoste.
Simbolismo Numerologico: Il Numero 2
  • La Sacerdotessa è il secondo Arcano Maggiore e il numero 2 porta con sé il tema della dualità, della riflessione e della polarità. È il primo passo oltre l’unità del Mago (1), introducendo il concetto di relazione: tra sé e l’altro, tra conscio e inconscio, tra visibile e invisibile. Il 2 è anche un numero passivo e ricettivo, in linea con la natura contemplativa della carta.
La Sacerdotessa è un simbolo vivente del mistero e della conoscenza nascosta. Ogni elemento della sua immagine – dal trono alle colonne, dal velo al libro – costruisce un ritratto di una figura che non agisce nel mondo esteriore, ma lo comprende profondamente dall’interno. È  colei che protegge i segreti dell’Universo e li svela solo a chi è disposto a fermarsi, ascoltare e guardare oltre il velo. La sua simbologia è un invito a esplorare il proprio tempio interiore, accettando che non tutto può essere compreso con la mente razionale: alcune verità si rivelano solo attraverso il cuore e l’intuizione.
La Sacerdotessa è statica, immobile, in contrasto con l’energia dinamica del Mago (Arcano I). Questo sottolinea la sua natura contemplativa e ricettiva.
Significato Psicologico
A livello psicologico, La Sacerdotessa rappresenta l’inconscio, l’intuizione e la parte di noi che percepisce senza bisogno di razionalizzare. È la voce interiore che ci guida quando la logica da sola non basta. Invita a fidarsi dei propri sogni, delle sensazioni viscerali e delle emozioni profonde. È anche il simbolo della pazienza e dell’ascolto: non agisce impulsivamente, ma riflette e attende il momento giusto.
  • Luci: Fiducia in sé stessi, capacità di introspezione, sensibilità, connessione con il proprio mondo interiore.
  • Ombre: Se vissuta in modo negativo, può indicare chiusura, eccessiva passività, paura di agire o un rifiuto della realtà esterna a favore di un mondo interiore illusorio.
Significato Esoterico
Esotericamente, La Sacerdotessa è la custode dei misteri, una figura che collega il divino con l’umano. È associata alla lettera ebraica Beth (casa), che rappresenta il contenitore della conoscenza e il tempio interiore. Nei sistemi cabalistici, è collegata al sentiero che unisce Keter (la Corona) a Tiphereth (la Bellezza), simboleggiando il passaggio dalla pura essenza divina alla manifestazione armonica.
È anche legata alla figura archetipica della Grande Madre o della Dea Lunare (Iside, Artemide), che incarna il potere della creazione nascosta e della fertilità spirituale. Il suo velo richiama il mito di Iside, che nasconde e rivela i segreti dell’Universo solo a chi è pronto a comprenderli.
Significato Evolutivo
Sul piano evolutivo, La Sacerdotessa è un invito a sviluppare la propria saggezza interiore e a trovare equilibrio tra razionalità e intuizione. È il momento di fermarsi, ascoltare e scoprire chi siamo davvero, al di là delle maschere sociali. Questo arcano segna l’inizio di un viaggio verso l’autenticità e la comprensione profonda della propria missione di vita.
  • Evoluzione positiva: Crescita spirituale, accesso a verità profonde, capacità di guidare gli altri con saggezza.
  • Blocco evolutivo: Stagnazione, paura di affrontare il mondo esterno, isolamento.
Luci e Ombre
  • Luci: Intuizione acuta, pace interiore, capacità di vedere oltre le apparenze, connessione con il divino, saggezza paziente. La Sacerdotessa è una guida silenziosa che illumina il cammino senza imporlo.
  • Ombre: Passività eccessiva, tendenza a rifugiarsi nell’immaginazione o nei sogni per evitare la realtà, distacco emotivo, segretezza che diventa isolamento.
Come Viverlo nella Vita
La Sacerdotessa si manifesta in quei momenti di quiete in cui senti il bisogno di fermarti e riflettere. 
  • Dove incontrarlo: Nei momenti di solitudine consapevole (meditazione, scrittura, passeggiate nella natura), nei sogni significativi, o quando ti trovi a dover prendere una decisione importante senza avere tutte le informazioni razionali a disposizione.
  • Come viverlo al meglio:
    1. Ascolta il tuo intuito: Non ignorare quella “vocina” che ti parla senza parole.
    2. Pratica la pazienza: Non tutto deve essere risolto subito; alcune risposte emergono con il tempo.
    3. Coltiva il silenzio: Dedica spazio alla meditazione o alla contemplazione per connetterti con il tuo io profondo.
    4. Accetta il mistero: Non tutto deve essere compreso razionalmente; abbraccia l’incertezza come parte del percorso.
Come Cogliere i Suoi Insegnamenti Evolutivi
Per trarre il massimo da questo arcano:
  • Sviluppa l’autoconsapevolezza: Fai pace con le tue ombre e accogli la tua luce interiore. La Sacerdotessa ti chiede di esplorare ciò che è nascosto dentro di te.
  • Bilancia interno ed esterno: Non isolarti troppo, ma usa la tua saggezza per agire nel mondo quando è necessario.
  • Diventa un canale: La Sacerdotessa non tiene la conoscenza per sé, ma la condivide con chi è pronto. Cerca di essere una guida per gli altri, senza forzare.
Esempio Pratico
Immagina di trovarti di fronte a una scelta difficile, come cambiare lavoro. La Sacerdotessa ti invita a non agire d’impulso: siediti, chiudi gli occhi, respira profondamente e chiediti cosa senti davvero. Forse un sogno ricorrente o una sensazione persistente ti darà un indizio. Non cercare conferme solo nei dati o nelle opinioni altrui, ma fidati di ciò che emerge dal tuo profondo. Poi, quando il momento sarà giusto, agisci con calma e determinazione.
La Sacerdotessa è un invito a rallentare, ascoltare e scoprire la verità nascosta dentro di te.
È una maestra silenziosa che ti guida verso l’autenticità e la saggezza, insegnandoti che il vero potere non è nell’azione frenetica, ma nella quiete consapevole.
Vivendola pienamente, puoi trasformare l’incertezza in forza e il mistero in rivelazione.
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Ti aspetto!

Vera Nika

3 commenti

  1. Anonimo Aprile 10, 2025 at 8:09 pm

    💕

  2. Antonella Aprile 11, 2025 at 5:06 pm

    Come si fa a non appassionasi dell’argomento leggendo i tuoi articoli bellissimi?
    , 💕

  3. Anonimo Aprile 11, 2025 at 5:56 pm

    Questo articolo è stupendo !!!

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