Categories: Vari

veranikastelleemagia@gmail.com

Condividi

Quando dai un nome a un’emozione o a un movimento interiore, ti incastri.

Quando dentro di te te si muove qualcosa e tu lo definisci in qualche modo, ti convinci che quell’emozione sia esattamente quello che hai definito…e ti ingabbi.

Probabilmente l’hai interpretata in quel modo la prima volta che l’hai provata…e ti sei sbagliato.
Potrebbe essere altro.

Se senti qualcosa che non comprendi, potresti convincerti che sia paura.
Ma potrebbe anche arrivare qualcuno a dirti che sia depressione, panico, angoscia, ansia.
Potresti addirittura considerarli sinonimi.

Ma potrebbe semplicemente essere qualcosa che non conosci…e che non sai classificare!

Potrebbe essere pulizia, reset, trasformazione, trasferimento di Doni, riempimento, riallineamento.

Potrebbe essere una gestazione o anche un travaglio.

Non definire ciò che senti.

Non farti dire quello che senti.

Non legarti a nulla.

Non dare neanche interpretazioni, non affidarti a nessun sistema, a nessun simbolo.

Non cercare salvagenti nelle teorie, neanche nelle scienze che vengono definite sacre.

Non restringere gli innumerevoli significati dei simboli a quello che ti solleverebbe nè a quello che non vorresti, perché farai una delle due cose, facendovi ricorso.

Quello che senti…limitati a sentirlo.

Se lo definisci, lo imbrigli.

Volendolo imbrigliare in una definizione, opponi resistenza e lo incateni a te.

Se lo senti soltanto, lo lasci libero di svolgere la sua funzione.

E potresti accorgerti che non lo senti nemmeno più, nonostante stia accadendo ancora, libero dai tuoi condizionamenti, che ti vincolavano all’ interpretazione che ne avevi dato.

Quando sei pronto per andare oltre quello che sei e che sei stato, puoi sentire il guscio delle tue sovrastrutture, delle credenze e cristallizzazioni della tua personalità spaccarsi, per disgregarsi e fare spazio a quello che di nuovo vuole nascere in te, emergere da Te.

Puoi dare a questo movimento la definizione che ti risulta maggiormente conosciuta e rischiare di non comprendere che stai semplicemente nascendo di nuovo, ti stai incarnando ancora un po’, un po’ di più.

Osservati mentre rinasci, emergendo dalle stratificazioni che ti hanno caratterizzato in passato.

Il tuo guscio che si spacca può farti male, sconvolgerti, generare scosse interiori…ma è una distruzione necessaria per delineare la tua nuova forma.

Non avere paura di quello che senti.
Anche se non lo comprendi, anche se non lo riesci a controllare e sentire tutto quel movimento interiore ti spaventa, ti turba, ti genera ansia, non volerlo incasellare in una definizione che ti aiuti a comprenderlo.

Non sarà la tua capacità di spiegarlo razionalmente che vi porrà fine.
Perché quello che vivi nasce su un altro piano e ha finalità connesse a quel piano.

Non è una partita che si gioca sul piano mentale.
Tu limitati ad osservare e ascoltare.

Fallo con la serenità che può nascere dalla certezza che ti stai trasformando.

Rimani in attesa di vederti nella versione di te stesso più nuova e, indubbiamente, più autentica e vera. 

Se vuoi lavorare su questi temi, nella sezione Cosa posso fare per te trovi diverse tipologie di strumenti e proposte.
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato e leggere i prossimi post!

Se desideri approfondire questo argomento, contattami inviando una mail all’indirizzo veranikastelleemagia@gmail.com o scrivendo un messaggio su whatsapp al n. 3208048069 oppure compilando il modulo che trovi nella sezione contatti del sito.

Se questo articolo ti è piaciuto o ti è stato utile, condividilo utilizzando i pulsanti social sottostanti, grazie!

Ti aspetto!

Vera Nika

Articoli recenti

Articoli correlati

  • Continua a leggere
  • Continua a leggere
  • Continua a leggere