Se tu fossi una favola, ti racconterei così!
C’era una volta una fiammella d’Amore, era calda e aveva colori accesi e brillanti, viveva la sua vita nella Gioia e nell’Amore ed emanava i suoi colori caldi e vivi e il suo calore tutto intorno a sé.
Era felice di essere se stessa, si nutriva dell’esternazione di ciò che era, felice di manifestare la sua essenza più autentica e vera e di donare al mondo il suo calore e la sua vitalità.
Un giorno la fiammella iniziò a sentirsi sbagliata.
Nessuno intorno a lei emanava il suo stesso calore, nessuno provava la sua stessa gioia, nessuno era felice di essere se stesso e di poter vivere nel mondo nutrendo ed espandendo la propria felicità.
Anche i colori che osservava negli altri erano diversi dai suoi, erano spinti, grigi, cupi.
Iniziò a pensare di non andare bene e a sentirsi sola.
Piano piano ritirò l’Amore che era dal mondo e iniziò a spegnersi.
Il suo calore e il suo colore si ritirarono in un angolo profondo e lei dimenticò chi fosse.
Continuò a vivere la sua vita nell’oblio di se stessa, il suo calore e il suo colore non erano più visibili e nemmeno lei li ricordava più.
Col tempo la loro assenza iniziò a pesarle sempre più, non ne era cosciente ma viveva come se avesse un cappotto pesante sulle spalle e un vuoto incolmabile nel petto.
Si sentiva vuota, senza energia, prova di forze, smarrita, sola.
Iniziò a cercarsi nel mondo, credendo di dover migliorare se stessa, di dover sviluppare capacità, di dover raggiungere qualche traguardo.
Iniziò anche a non sentirsi abbastanza.
Si vedeva non abbastanza capace, non abbastanza ricca, non abbastanza intelligente, realizzata, affermata.
Credeva di dover diventare come gli altri, che osservava e riteneva migliori di sé.
Credeva di dover raggiungere i loro stessi traguardi, si paragonava a loro, nel tentativo di trovarsi.
Non sapeva che trovare se stessa significasse realizzare di essere la fiammella d’Amore.
Un giorno questa verità venne a bussare alla sua porta, le venne incontro.
Lo lesse su un libro, che si era ritrovata tra le mani, ma lei non riuscì a comprendere.
Le sembrava troppo poco che la sua meta fosse l’Amore, le sembrava troppo banale, troppo romantico, troppo poco aderente alla realtà.
Qualche tempo dopo, udì dalle parole di una persona che stimava che proprio lei fosse la fiammella d’Amore e che il suo compito fosse realizzare di esserlo.
Ma lei di nuovo non comprese.
Era convinta che ci dovesse essere dell’altro, che comprendere di essere la fiammella d’Amore potesse essere un punto di partenza, ma non il traguardo. Che lei avesse azioni da compiere, progetti da realizzare.
L’Amore le sembrava poca cosa, perché non ne ricordava più il calore e il colore.
Non ricordava quanto fosse essenziale per la Vita.
Non si era ancora resa conto che la scintilla di vita in se stessa si fosse affievolita proprio nel momento in cui aveva messo la considerazione dell’Amore in secondo piano.
Come conseguenza dell’assenza dell’Amore, che pur essendoci, pur non potendosi allontanare da lei, essendo la stessa sostanza di cui era fatta, era stato messo in un angolo proprio da lei, era iniziato il suo vagare spento e privo di vitalità.
L’inizio della sua infelicità era stato proprio il momento in cui aveva smesso di dare importanza all’ Amore che era.
Nel momento in cui aveva iniziato a smettere di ritenere l’Amore il tesoro più prezioso, aveva iniziato a smarrirsi.
E proprio come allora, anche in quel momento, a impedirle di tornare a brillare del suo calore e del suo colore era proprio la sua incapacità di attribuire importanza all’Amore che era.
Sarebbe bastato quello, riconoscere di essere Amore, per tornare a sentirne il calore e non sentirsi più vuota, smarrita e sola.
<< Come fai a brillare così tanto?>> Chiese un giorno la fiammella a una Stella luminosa che splendeva nel Cielo.
<<Sento tanto Amore per me stessa e per tutto l’Universo!>> – le rispose la Stella. <<Tu perché sei così triste?>>.
La fiammella le rispose di sentirsi sola, di sentire un vuoto. Aggiunse che stava cercando se stessa, si impegnava ad essere perfetta, a migliorarsi e tutto questo la stancava.
<<Stai cercando te stessa e stai cercando di colmare un vuoto? Ma tu sei la fiammella d’Amore!>>, le disse la Stella! <<Cosa stai cercando per trovare te stessa? È l’Amore che devi trovare! Ti sei già ricordata di essere l’ Amore?>>
Ma la Fiammella non capiva…come poteva essere così semplice?
Iniziarono a dialogare e la Stella le spiegò che tutto quello che avrebbe dovuto fare era realizzare di essere l’ Amore. Di essere quello stesso Amore che provava per le persone che amava, per le cose che amava fare…e per se stessa! <<Quando Ami, tu Sei Quello che Sei…e in quel momento ti sei trovata!>>.
Ma la fiammella non riusciva ad amare neanche se stessa…la Stella non riusciva a crederci!
La fiammella, in quel tempo lontano in cui si era smarrita, aveva iniziato a donare a se stessa quello che le veniva donato dagli altri, a guardare se stessa con i loro stessi occhi, a parlare a se stessa con le loro parole…e non avendo mai ricevuto parole, gesti, dimostrazioni d’Amore, non riusciva neanche a donarli a se stessa e, cosa ancora più importante, non sapeva di esserne degna.
Le parole della Stella le sembravano vuote…che cosa poteva significare provare Amore per se stessa?
<<È un calore che ti riscalda e ti riempie>> le diceva la Stella << È una sensazione di pienezza, di essere a casa, di trovarti nel posto giusto e che tutto sia esattamente come deve essere…è quello che provi per qualcuno che per te è importante. È un sentimento, un modo di rivolgere affetto e calore a te stessa, è molto difficile in realtà da spiegare, è un modo di essere…è anche non giudicarti, non criticarti, non ritenerti sbagliata, non paragonarti a chi ritieni migliore…È anche pensare che sei fantastica, avere stima e ammirazione per te stessa…è pensare che non vorresti essere nessun altro perché tu sei speciale e ti piace quello che sei, come sei>>
E la fiammella iniziò finalmente a comprendere e a ricordare di quando provava Amore per se stessa, perché lei stessa era l’Amore, e quell’Amore lo viveva e diffondeva naturalmente ovunque intorno a sé e brillava proprio come la Stella in Cielo.
Non pensò più che l’Amore non fosse abbastanza…ogni giorno si ricordò di Amare, di Essere l’Amore che era e di mostrarlo anche agli altri.
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Vera Nika